venerdì 14 dicembre 2012

LA PRIMA E LA SECONDA C AUGURANO BUON NATALE A TUTTI!!!

                       Natale     (poesia dei cinque sensi)
Profumo di resina, di spezie e di incenso,
rintocchi di campane a mezzanotte
mentre già gusto struffoli e fritture;
nasi rossi, pacchetti verdi e oro,
l'aria pungente che pizzica le mani:
questo è un Natale da non dimenticare!
                                       (lavoro collettivo I C)

                                Acrostici di Natale
Natale, finalmente è
Arrivato e nasce Gesù!
Tavole imbandite e
Allegria in famiglia,
Leccornie da gustare ma alla fine
Ecco che scocca la mezzanotte
                  (Giorgio Minelli  I C)

Nato! E' nato!
Alleluia! Alleluia!
Tanto 
Amore ha portato,
Letizia 
E pace ci ha donato.
                (Ginevra Di Domenico I C)

                                         ABC di Natale
Abbracci
Bacioni e
Carezze
Domani 
E per sempre un
Felice 
Giorno sarà.
Ho sognato
Il
Lieto
Momento 
Natalizio!
Ormai da tempo
Penso a
Questo...
Ridendo,
Scherzando e
Tenendo in mano
Una tazza di 
Vellutato
Zabaione.
                 (Giulia Di Vernieri I C)

Auguri e
Buon Natale!
Che
Doni!
E' una
Festa 
Grandiosa!
Ho
Invitato
La
Mia cara
Nonna e 
Ogni
Pranzo
Quest' anno
Rimarrà
Sempre
Tradizionalmente
Unico,
Vivace e
Zuccherato!
              (Michele Spacagna I C )

Auguri e 
Buon Natale!
Che 
Doni,
Euforia e
Felicità!
Gesù
Ha
Inviato 
Luce
Magnifica
Nella notte
Oscura
Per rendere
Questa terra
Radiosa
Santificando 
Tutta l' 
Umanità col
Vento 
Zefiro dello Spirito Santo.
                   (Maria Rita Scarano I C)
                               
                        Sonetto di Natale
Porgiamo insieme gli auguri per Natale
alle persone che ci sono care
e un sorriso vogliamo regalare
a chi è povero e a chi mangia caviale.

Vogliamo farlo in modo originale
e un sonetto perciò vogliam donare,
così che tutti possano ascoltare
il nostro augurio fuori dal normale.

Auguriamo la pace a tutti quanti, 
con gioia, allegria e felicità
in un grande, amoroso girotondo

a grandi, piccini ed anche ai giganti,
ed alle persone di tutte le età,
perché il Natale splenda in tutto il mondo.
                           (Lavoro collettivo II C)

                 Natale  (poesia dei cinque sensi)
Profumo di pesce, di dolci e frittelle,
sapor di castagne, di miele e cannella,
mentre tocco i pacchetti per capire che c'è,
il fuoco scoppietta ed un canto ci allieta
e brillano luci sull'albero e in strada.
Vorrei che la gioia non sia solo mia,
ma che per tutti ci sia pace e armonia.     
                                (Lavoro collettivo II C)


AUGURI A TUTTI!!!!
                    


mercoledì 12 dicembre 2012

RELAZIONE: L'ALIMENTAZIONE

Il 5 dicembre sono venute a scuola la dott. Felicia Iannuzzi e la psicologa dott. Paola Di Vito, che ci hanno spiegato come seguire una corretta alimentazione, che è importante per noi adolescenti che viviamo in un periodo molto delicato e caratterizzato da molti cambiamenti, ma a volte non troviamo il tempo per fare un pasto adeguato.
Prima di tutto c'è stata spiegata la differenza tra mangiare, che è la semplice azione del nutrirsi, e alimentarsi che significa anche mangiare i cibi della nostra tradizione, magari con il piacere della compagnia.
La corretta alimentazione è importante per la salute e il benessere di ogni persona. Al giorno d'oggi molte malattie sono dovute ad un'alimentazione non corretta. Le riviste mostrano spesso ragazze molto magre che provocano invidia a ragazze più robuste che a volte fanno diete sbagliate e pericolose per la loro salute. Alcune persone non hanno controllo sul proprio regime alimentare e ciò provoca sovrappeso  e obesità.
Gli adolescenti tendono a mangiare non solo per fame ma anche per noia, per imitare gli amici o per stare in compagnia. Per questo la loro dieta molte volte è sbilanciata e vengono introdotte  nel loro corpo troppe calorie. Invece in questa fase della vita si deve assumere un'alimentazione variata che dia fibre, ferro, calcio e vitamine. In momenti particolari della vita occorrono maggiori sostanze: ad esempio le ragazze all'inizio dei cicli mestruali hanno bisogno di maggiori quantità di ferro, mentre in genere la popolazione assume poche quantità di calcio.
I comportamenti alimentari sbagliati sono tanti: molte persone saltano o consumano in fretta la prima colazione, che è il pasto più importante per iniziare la giornata: aiuta il metabolismo, contiene nutrimenti importanti ed è fondamentale per la concentrazione a scuola. Di solito si consumano vari snack molto calorici soprattutto nel pomeriggio. Molto frequentati sono i fast food dove avviene il consumo di patatine fritte, panini con hamburger, formaggi e salse che non rappresentano un pasto equilibrato, perché sono ricchi di grassi e ipercalorici. Le bevande dolci e gassate creano gonfiore e apportano calorie inutili e spesso vengono sostituite a bevande molto più importanti come il latte: così si riduce ulteriormente l'apporto di calcio. Molte persone inoltre escludono dalla dieta frutta, verdura, pesce, latte e latticini. L'abitudine alimentare più pericolosa riguarda il consumo delle bevande alcoliche, che determinano la chiusura dello stomaco, alterano la lucidità mentale e col tempo provocano anche gravi malattie al fegato e al sistema nervoso.
Un'altra regola alimentare fondamentale è che il numero di calorie da assumere quotidianamente varia a seconda dell'età e dell'attività; ad esempio gli adolescenti devono assumere più calorie rispetto ai neonati e agli anziani. Gli sportivi necessitano di più calorie rispetto alle persone che fanno una vita sedentaria. Anche il clima è importante, infatti nella stagione fredda l'organismo necessita di più calorie.
Ci sono dei cibi che sono destinati al consumo quotidiano e altri che invece devono esser mangiati con minor frequenza. Un cibo che viene mangiato quotidianamente è la pasta, che dal punto di vista dietologico non ha un apporto nutritivo molto elevato, per questo viene accompagnata da un condimento. Anche le patate devono essere assunte con il pane o con la pasta perché da sole non saziano. I formaggi, il latte e lo yogurt hanno un valore nutritivo elevatissimo perché ricchi di energia. L'assunzione di pesce è positiva per lo stato di salute perché esso è ricco di sali minerali e vitamine. La carne è ricca di proteine, il suo valore è composto oltre che dalla sua composizione chimica anche dalla sua digeribilità.
Il cibo in alcuni casi diventa lo strumento attraverso il quale si esprimono malesseri e disagi psicologici: si hanno così i disturbi del comportamento alimentare, cioè un rapporto conflittuale tra il proprio corpo e il cibo e questo influenza la vita dell'individuo: la persona colpita da uno di questi disturbi cambia la proprio alimentazione in funzione della percezione del proprio aspetto fisico. I disturbi alimentari più gravi sono l'anoressia e la bulimia. L'anoressia consiste nel rifiuto del cibo: la persona ossessionata dal proprio peso e dal cibo, oltre a mangiare poco, fa molto esercizio fisico e prende medicinali per perdere peso. I  danni alla salute sono molto gravi e si può arrivare alla morte. Invece con la bulimia: la persona mangia continuamente fino a vomitare, perché desidera dimagrire ma non ci riesce. Questi disturbi colpiscono principalmente (ma non solo) le donne dai 12 ai 25 anni e le cause possono essere diverse, di tipo socio-culturale o familiare. Sono colpite soprattutto le adolescenti che sono in una fase di cambiamento del corpo, del pensiero e delle relazioni. L'adolescente desidera essere accettato ed ammirato, l'aspetto fisico diventa importante e quindi si cerca di dimagrire, mentre il peso eccessivo diventa motivo di presa in giro, di esclusione e di vergogna.
Spesso i mezzi di comunicazione accentuano questa tendenza quando mostrano come esempi da imitare donne magre e bellissime e ci bombardano, soprattutto quando sta arrivando l'estate, con la pubblicità di prodotti per dimagrire. Queste informazioni spesso colpiscono chi è più debole, fragile e insicuro proprio perchè si trova in una fase di trasformazione del corpo. Per poter aiutare chi è in difficoltà bisogna ascoltare e trasmettere sicurezza e, se c'è pericolo, informare un adulto. Ognuno, inoltre, deve imparare ad amare il proprio corpo e a contare sulle proprie capacità indipendentemente dall'aspetto fisico. 
Lunedì 10 dicembre abbiamo avuto un altro incontro con la dott. Ester Ercolano, che ci ha spiegato l'importanza di leggere le etichette alimentari.
Ci ha spiegato che, per noi uomini che consumiamo cibi di origine animale, il benessere animale è connesso alla "sicurezza alimentare" in quanto un animale trattato bene è più sicuro per il consumo.
Fin dall'antichità gli uomini cacciavano e si nutrivano di animali, ma poi incominciarono ad allevarli. Quando iniziò l'industrializzazione, per aumentare la produzione gli animali, allevati in modo sbagliato, iniziarono ad avere dei problemi, a vivere di stress e quindi si ammalarono. Quando gli animali si ammalano, bisogna dar loro dei medicinali che a loro volta arrivano sulla nostra tavola e noi, mangiando latte, formaggi, uova o carne, potremmo ammalarci o avere reazioni allergiche. Oggi, grazie alle varie leggi, possiamo stare attenti a ciò che mangiamo.
A proposito dell'etichetta, la dottoressa ci ha spiegato che essa è una specie di biglietto che serve a leggere le caratteristiche del prodotto alimentare. Leggere le etichette serve a scegliere i prodotti che contengono meno additivi, cioè meno E, tra cui glutammati e conservanti. Ai cibi vengono spesso aggiunti gli additivi alimentari, che sono delle sostanze che vengono aggiunte al cibo per conservarlo in maniera migliore per il consumatore. E' importante leggere le etichette, soprattutto per chi è allergico e intollerante a certi alimenti o a certe sostanze. La dottoressa ha poi parlato dei coloranti, che servono a rendere il cibo più "bello" ma in realtà spesso fanno male al nostro corpo, anche se in alcuni casi servono per proteggere gli alimenti.
Curiosità: e gli animali come fanno? Abbiamo saputo che molti mammiferi non vedono i colori ma solo in bianco e nero, perciò a loro non interessa se un cibo è bello o no, mentre per gli uomini un piatto ben presentato è più stuzzicante; inoltre altri animali sono capaci di capire se il cibo è velenoso o no.
         (post a cura di Sara Giuliano ed Eleonora Federico)



domenica 9 dicembre 2012

UN TIPICO POMERIGGIO TRA AMICI

Io penso che lo sport sia un divertimento anche quando si arriva ad alti livelli agonistici: secondo me è una cosa che fa bene sia alla salute, perché ti fa fare i muscoli e ti fa dimagrire, sia alla mente perché ti fa fare nuovi amici e ti insegna molte regole. Il mio sport preferito è il calcio, che  fino all'anno scorso praticavo, ma quest'anno ho deciso di cambiare sport giocando a pallavolo o a basket; però  quando mi trovo con i miei amici gioco sempre a calcio con loro e mi diverto un mondo perché giochiamo in modo libero e confuso e non rispettiamo né gli schemi né alcune regole che non ricordiamo. Io sono abituato a giocare in strada perché non ci sono limiti come quando giochiamo in un campo da calcio o in uno stadio, ma comunque a me piace giocare in ogni luogo.  
Di solito il gioco del calcio, quando non si svolge in luoghi adatti, può essere un po' "sfigato" come è successo a me, Umberto e Alfredo. A noi tre, che ogni sabato andiamo a giocare a calcio al Parco del Mercatello, una volta è successo un fatto divertente. Mentre camminiamo per andare al parco, Costabile ci telefona e ci chiede di andare a citofonarlo, ma quando arriviamo a casa sua lui non può più scendere e quindi ce ne andiamo palleggiando. A un certo punto Alfredo vuole colpire me e Umberto, ma un motorino  si mette fra noi e Alfredo scaglia una pallonata alla Ronaldo, così forte che fa ondeggiare il motorino. Per fortuna non suona l'antifurto ma noi scappiamo lo stesso, poi la palla arriva a me e mentre corriamo io tiro una cannonata che ha la stessa forza di quella di Alfredo e colpisco una Citroen C2 nera che si ammacca. A questo punto la nostra unica salvezza è la fuga, così, correndo per evitare che il padrone dell'auto ci veda e ci insegua, finalmente arriviamo al parco.
Una presenza che condiziona la mia vita da calciatore è quella della signora Stella che abita in un palazzo nella piazzetta dove di solito gioco a pallone con i miei amici. Quando siamo andati la prima volta a giocare lì, abbiamo visto che, mentre giocavamo, la signora Stella aveva preparato sul suo balcone tanti secchi d'acqua sistemati come cannoni pronti a sparare. Imperterriti noi continuiamo a giocare ma ad un certo punto un mio amico tira una pallonata che colpisce in testa la signora. Lei allora non solo ci lanciò l'acqua addosso, ma ci insultò urlando parole strane e incomprensibili. Ormai noi e la signora siamo diventati amici ma ogni volta che qualcuno tira alto, noi in coro, impauriti dalla sua reazione se la dovessimo colpire di nuovo, le diciamo: - Stella, chiudete le finestre! -
                           (post a cura di Francesco Tancredi)

martedì 27 novembre 2012

MOMENTO COMICO TRA NOI...

C'era una volta, nelle alte colline lontano lontano dove giocano i Teletubbies tenendosi per mano, un bel castello di pietra. Era la dimora del principe-guerriero PADALINO che viveva lì con uno stregone di nome GRANESE ed un garzone BARONE con la BARBA. Recentemente, il guerriero era ritornato dalla battaglia in un GIARDINO contro un mostro PELLEGRINO ed aveva appena posato la sua armatura sul manichino che gli aveva costruito il vecchio TANCREDI. La corazza era danneggiata e il principe la consegnò al maniscalco del regno. Quest'uomo viveva in un cartone e campava d'elemosina: era un fabbro-barbone. Il principe aveva fame e si fece cucinare un PULLO campestre ed un piatto di PENNASILICO dal suo fedele chef di SANTAMARIA. Il giorno dopo, il principe fece colazione con una buona RAIOLA fresca ripiena di ricotta ma venne interrotto dal suo consigliere GIULIANO: un drago aveva bruciato tutta la foresta di Teletubbielandia ed era compito del principe fermarlo! L'attacco aveva interrotto il suo pasto a lume di CANDELA e il suo cavallo DI GREGORIO era già stato sellato dallo scudiero D'ANDRIA che si cibava solo di CARBONE. Prima di partire, il guerriero si fece portare delle provviste dal suo fedele SCHIAVINO che gli riempì la bisaccia con un CITRO fresco, un GARGANO, un biscotto FEDERICO, una borraccia di VERNIERI ultima annata ed una CAMARDA appena pescata. In più, aveva regalato al principe un bambolotto che sparava un CONSIGLIO all'ora e che era vestito con una camicia a ROMBI. Il principe s'incamminò per le sconfinate pianure di Teletubbielandia accompagnato dal suo fedele CAVALIERE che morì quasi subito cadendo in un burrone. Il guerriero arrivò nella caverna del drago e, pieno di paura, entrò. Il drago gigantesco gli ruggì in faccia ed il principe lanciò un urlo che venne avvertito su Saturno e il cuore del drago esplose. Il mostro si contorse dal dolore e l'incantesimo si spezzò rivelando un Dipsy fucsia che impazziva d'amore per il principe che scappando sul suo baldo destriero,attraversò il SARNO, emigrò nel mondo di Peppa Pig e vissero tutti felici e contenti!
N.B: Nel testo sono evidenziati i cognomi dei compagni di classe.
                                           (Post a cura di Francesco Giardino)


lunedì 26 novembre 2012

UN LAVORO DI GRUPPO : L'INQUISIZIONE E LA CACCIA ALLE STREGHE

L'inquisizione è l'istituzione ecclesiastica fondata dalla Chiesa cattolica per indagare e punire, mediante un apposito tribunale, i sostenitori di teorie considerate contrarie all'ortodossia cattolica. Storicamente, essa nasce nel 1184 con papa Lucio III, ma poi  il 21 luglio 1542 Paolo III, allo scopo di combattere più efficacemente la Riforma protestante, costituì l' Inquisizione romana, ossia la "Congregazione della sacra, romana ed universale Inquisizione del santo Offizio ".
L' Inquisizione si propose nel corso della sua lunga esistenza di perseguire sopratutto gli eretici, ossia coloro che "dogmatizzano contro la fede cristiana e generalmente contro la religione"; anche i re che consideravano generalmente la religione come il bene dei popoli collaboravano con la chiesa alla repressione delle eresie, "sempre infeste all'altare insieme ed al trono".
L'inquisizione poteva giudicare chiunque, anche nobili o vescovi, e i magistrati e i giudici erano tenuti ad eseguire i suoi decreti, sotto pena di scomunica.
Gli inquisitori procedevano contro gli eretici, contro i pagani che dopo essere stati battezzati ritornavano a professare il paganesimo, contro astrologi e maghi soprattutto se questi avevano fatto patti col demonio, contro chi predicava dottrine scandalose e contrarie alla vera religione come quelli che sostengono che la Santa Vergine non sia stata concepita senza peccato originale. 
Il tribunale dell' inquisizione adottò la procedura del processo inquisitorio (dal latino inquisitio, cioè indagine) nel quale il giudice era anche accusatore: in un processo dell'inquisizione per giungere alla condanna era sufficiente la testimonianza concorde di almeno due testimoni o la confessione dell' imputato, il quale veniva detenuto in carcere durante lo svolgimento del processo. Se la prova della colpevolezza non era raggiunta, l'imputato era sottoposto a tortura (fino al XVIII secolo) generalmente consistente nella corda: legate le braccia dietro la schiena, l'imputato, nudo, veniva sollevato da terra dalla corda che scorreva su una carrucola fissata al soffitto. Egli era tenuto in quella condizione per non più di mezz'ora, perché una durata superiore poteva comportare gravi conseguenze, dalle lesioni agli arti superiori fino al collasso cardiocircolatorio. La tortura poteva essere ripetuta più volte nel corso del processo. 
La persecuzione di streghe e protestanti portò all'emigrazione forzata dei principali esponenti della fede riformata. Tra i processi famosi celebrati dal tribunale dell'Inquisizione si ricordano quello a carico di Giordano Bruno e il processo a Galileo Galilei. Particolarmente dura fu l'Inquisizione spagnola, dopo la conversione dei musulmani e degli ebrei al Cristianesimo: infatti l'Inquisizione fu un importante mezzo per rinforzare la ''limpieza de sangre'',  contro i discendenti di musulmani ed ebrei. 
Oltre a perseguitare eretici e protestanti, l'Inquisizione si dedicò anche alla caccia alle streghe, cioè alla condanna di donne sospettate di compiere magie e fatture e di essere legate a forze infernali da cui ricevere i poteri per danneggiare l'uomo.
La caccia alle streghe nacque alla fine del XV secolo e in quell'epoca le streghe furono perseguitate e spesso condannate a morte.
La strega era immaginata svolazzante a cavallo del suo manico di scopa in una società ancora legata a antichissimi credenze e superstizioni. La Chiesa Cattolica a quei tempi da una parte combatteva le credenze magiche, ma dall'altra credeva nell'esistenza di streghe e maghi che incontravano il diavolo e stringevano patti con lui durante i sabba. Le ''cacce alle streghe'' si concentravano soprattutto tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Seicento; le presunte streghe appartenevano di solito alle classi sociali più modeste  ed erano di solito vedove, levatrici ed erboriste, cioè donne sole o che esercitavano attività legate alla vita e alla salute; perfino le donne coi capelli rossi venivano considerate le donne di Satana.
Contro le streghe era possibile usare la tortura, anzi nel 1484 il papa Innocenzo VIII ordinò di scoprire, torturare e giustiziare le streghe in tutta Europa. Fu pubblicato il "Malleus maleficarum", una specie di manuale del perfetto inquisitore, in cui i frati domenicani Heinrich Kramer e Jacob Sprenger elencavano tutti i malefici delle streghe: esse uccidono il bambino nella pancia della madre, seccano i campi, mandano a male uva, frutta e tutto ciò che si coltiva, stregano con magie malefiche uomini, donne e animali, sono in grado di mandare malattie dolorose e possono impedire a donne e uomini di avere figli. Le donne accusate di stregoneria non sfuggivano mai alla prova della tortura; ad alcune si legava una pietra al collo e le si gettava in acqua: se morivano avevano dimostrato la loro innocenza, se si salvavano erano arse sul rogo. In questo modo l'Inquisizione dal 1257 al 1816 torturò e uccise milioni di persone, soprattutto donne, completamente innocenti.
(post a cura di Carmine Raiola, Ludovica Cavaliere, Claudio Barba, Francesco Tancredi, Umberto Santamaria, Sara Barone, Costabile Di Gregorio, Gaia Pullo, Antonio Sarno)




                                 

venerdì 16 novembre 2012

UN LAVORO DI GRUPPO: LA CONTRORIFORMA

La Controriforma è l'attività che la chiesa mise in atto per frenare la diffusione del protestantesimo. Essa è detta appunto "controriforma" per sottolineare l'opposizione alla riforma protestante e la volontà di bloccare o ostacolare la riforma luterana. Tutto ciò trova nel Concilio di Trento il suo atto fondamentale, nel tentativo di "ri-cattolicizzazione" dei territori caduti in mano al protestantesimo.
In realtà il termine "controriforma" non era usato nei secoli XVI e XVII, ma venne coniato per la prima volta da Johann Putter nel 1776 per indicare la reazione della Chiesa alla riforma luterana attraverso la riaffermazione dei dogmi discussi dal protestantesimo, la condanna della riforma come eresia, la persecuzione degli eretici, la censura dei testi e di qualsiasi opinione non fosse conforme alle idee ecclesiastiche. Infatti la Chiesa era intervenuta condannando Martin Lutero come eretico, ma questo non aveva bloccato la diffusione delle idee. Molti cristiani chiedevano un concilio di vescovi che cercasse un accordo tra cattolici e protestanti e iniziasse una riforma della chiesa cattolica. Il Concilio si tenne a Trento dal 1545 fino al 1562. 
Per decisione del Concilio, furono aperti i seminari per la formazione dei sacerdoti; furono aperti scuole e collegi per l'educazione cattolica dei giovani; fu pubblicato un catechismo in cui erano contenute tutte le norme di fede. Inoltre fu deciso di inviare i missionari nelle terre americane e africane scoperte in quegli anni. Oltre alle misure repressive, la Chiesa avvertì la necessità di attuare un rinnovamento religioso che si manifestò nel mondo cattolico attraverso la formazione di nuovi ordini religiosi. Fu rafforzato l'ordine dei frati cappuccini che seguivano rigorosamente l'insegnamento di San Francesco, e nacquero vari nuovi ordini: i Filippini, dal nome del fondatore San Filippo Neri, che si occupavano della gioventù, i Fatebenefratelli che si occupavano degli infermi, i Barnabiti e gli Scolopi che si occupavano dell'istruzione dei bambini poveri. Il loro atteggiamento virtuoso fu un esempio positivo ed un forte stimolo per il rinnovamento cattolico. A questo proposito è emblematica la figura di San Carlo Borromeo, vescovo di Milano, divenuto quasi simbolo della riforma cattolica. Le cronache dell'epoca riportano un episodio significativo: in occasione della peste del 1576, il vescovo è impegnato a consolare personalmente i malati nelle case e nel lazzaretto e partecipa alle processioni scalzo e con una corda al collo! In quest'opera di riconquista dei fedeli bisogna ricordare la Compagnia di Gesù o Gesuiti, fondata da Ignazio Loyola nel 1540, una milizia dedita alla conversione degli infedeli, alla difesa della Chiesa e del Papato. Per distinguersi dagli altri ordini i Gesuiti aggiunsero ai consueti voti monacali come la castità e la povertà, anche quello della completa sottomissione al papa. I Gesuiti si attivarono per assimilare la fedeltà alla chiesa: nelle corti dei principi istituirono le scuole e collegi che si occupassero dell'educazione religiosa dei figli dei dirigenti. Il gesuita stesso è un'insegnante oltre ad essere oratore, confessore e missionario in America, Cina ed India. L'emblema dell'ordine dei Gesuiti è un disco raggiante e fiammeggiante con al centro le lettere IHS, il monogramma di Cristo, la lettera H è sormontata da una croce; in punta, i tre chiodi della passione. 
I seminari traggono la loro origine col decreto emanato nel 1563, nelle fasi conclusive del Concilio di Trento, quando si decise la loro costituzione per garantire ai futuri sacerdoti una maggiore preparazione culturale e una più profonda formazione spirituale. San Carlo Borromeo, come arcivescovo di Milano, emanò un regolamento per gli istituti fondati nella sua provincia e favorì la costruzione di nuovi edifici per il Seminario Maggiore e il Collegio Elvetico di Milano, con ariosi e vasti cortili. Si decise che vi fossero seminari minori per i ragazzi più giovani e seminari maggiori per i più grandi; in questi ultimi si studiano molta filosofia e latino, ma soprattutto teologia, cioè studi religiosi.
Per impedire la diffusione delle idee di Lutero e degli eretici, fu istituito l'Indice dei libri proibiti (in latino "Index librorum prohibitorum"), un elenco di pubblicazioni proibite dalla Chiesa cattolica creato nel 1558 per opera della Congregazione della Sacra Romana e Universale Inquisizione (o Sant'Uffizio), sotto Paolo IV. Ebbe diverse versioni e fu soppresso solo nel 1966; già nel 1515 erano stati presi provvedimenti contro la libertà di stampa: "Stabiliamo e comandiamo che ora e per sempre, nessuno, sia a Roma che in qualsiasi altra città e diocesi, stampi o faccia stampare un libro o qualsiasi altro scritto, senza che prima siano stati diligentemente esaminati a Roma dal nostro vicario o dal maestro del sacro palazzo e nelle altre città o diocesi dal vescovo o da altra persona esperta nella scienza cui si riferisce il libro... Chi oserà agire altrimenti, perderà i libri stampati, che saranno pubblicamente bruciati". Con la bolla di papa Leone X "Exsurge Domine" del 15 giugno 1520 si condannavano alla distruzione tutte le opere presenti e future di Martin Lutero. Nel 1559, ad opera del Sant'Uffizio, uscì a Roma un primo Cathalogus librorum Haereticorum, con intenti quasi esclusivamente anti-protestanti: vi comparivano anche le opere di Luciano di Samosata, il "De monarchia" di Dante Alighieri e perfino i commentari di papa Pio II sul Concilio di Basilea. L'elenco dei libri proibiti comprendeva l'intera opera degli scrittori non cattolici, compresi i testi non di carattere religioso, altri 126 titoli di 117 autori, di cui non veniva tuttavia condannata l'intera opera, e 332 opere anonime. Vi erano inoltre elencate 45 edizioni proibite della Bibbia, oltre a tutte le Bibbie nelle lingue volgari, in particolare le traduzioni tedesche, francesi, spagnole, italiane, inglesi e fiamminghe. Veniva condannata l' intera produzione di 61 tipografi (prevalentemente svizzeri e tedeschi): erano proibiti tutti i libri che uscivano dai loro torchi, anche riguardanti argomenti non religiosi, in qualsiasi lingua e da qualsiasi autore fossero scritti; questa disposizione aveva l'obiettivo di dissuadere gli editori di autori protestanti di lingua tedesca. Infine si proibivano intere categorie di libri, come quelli di astrologia o di magia, mentre le traduzioni della Bibbia in volgare potevano essere lette solo su specifica licenza, concessa solo a chi conoscesse il latino e non alle donne.
(post a cura di Chiara Vernieri, Eleonora Federico, Mario Granese, Gaja Granese, Ivana Rombi, Alfredo Consiglio, Martina Pennasilico, Sara Giuliano, Gianluigi Citro)
     
                                          

lunedì 12 novembre 2012

UN LAVORO DI GRUPPO: LE RELIGIONI DELLA RIFORMA

La Riforma protestante è il movimento che ha portato alla nascita della Chiesa Luterana durante il Rinascimento. Il fondatore della Chiesa Protestante è il monaco tedesco Martin Lutero; altri personaggi che hanno contribuito al movimento riformatore sono stati Giovanni Calvino, Filippo Melantone e Ulrico Zwingli, un teologo svizzero. 
Martin Lutero, con le sue 95 tesi, fu accusato di eresia dal Tribunale dell'Inquisizione. Causa principale della Riforma è in primis la decadenza della Chiesa, dovuta sopratutto a fenomeni quali il nepotismo, l'eccessiva ricchezza dei monaci e il mancato rispetto da parte dei sacerdoti della castità. Il Luteranesimo si espanse per gran parte d'Europa, ma sopratutto nei paesi del Nord. La nuova religione prevedeva un diverso approccio alle Sacre Scritture rispetto alla Chiesa Cattolica, nel senso che le dottrine della Chiesa devono essere verificate nella Bibbia e non possono esserci riti o tradizioni imposte dalla Chiesa senza che se ne parli chiaramente nei testi sacri; inoltre la Chiesa Evangelica Luterana ha le sue radici nella Chiesa Apostolica, cioè dei primi seguaci di Gesù, e i Sacramenti sono solo due: il Battesimo e la Santa Cena, sacramento uguale all'Eucaristia cristiana. 
Lo stemma della Chiesa Luterana è la "Rosa di Lutero" e nella lettera che segue, il monaco tedesco ne spiega il significato: "Prima dev'esserci una Croce: nera nel cuore, che ha il suo colore naturale, affinché io mi ricordi che la fede nel Crocifisso ci rende beati. Poiché il giusto vivrà per fede,  per la fede nel Crocifisso. Ma il cuore deve trovarsi al centro di una rosa bianca, per indicare che la fede dà gioia, consolazione e pace; perciò la rosa dev'essere bianca e non rossa, perché il bianco è il colore degli spiriti e di tutti gli angeli. La Rosa è in campo celeste, che sta per la gioia futura. E il campo è circondato da un anello d'oro, per indicare che tale beatitudine in cielo è eterna e che non ha fine e che è anche più eccellente di tutte le gioie e i beni, così come l'oro è il minerale più pregiato, nobile ed eccellente."
Quello che oggi va sotto il nome di Calvinismo è un movimento cristiano evangelico sorto nel Rinascimento nell'ambito della Riforma Protestante a seguito dell'opera e della predicazione di Giovanni Calvino. Egli ritiene che nel sacramento si riceva realmente il corpo e il sangue di Cristo, ma ciò avviene in maniera spirituale con Gesù. Nelle chiese riformate (di tradizione calvinista) non c'è un sacerdote che debba consacrare pane e vino su un altare, come avviene invece nella chiesa cattolica: gli elementi della Santa Cena sono preparati su di un tavolo comune. Normalmente, la Santa Cena non è celebrata ogni domenica: la frequenza ed il giorno differiscono da chiesa a chiesa e persino da comunità a comunità (da una volta al mese fino a solo tre o quattro volte all'anno). Per i calvinisti è di grande importanza il successo nel lavoro, segno del favore divino; infatti i calvinisti credono nella predestinazione, cioè il fatto che Dio ha già deciso dalla nascita se ognuno di noi deve essere salvato o no nell'altra vita.
Un'altra religione che nacque dalla Riforma Luterana fu la Chiesa Anglicana. Essa nacque non per veri sentimenti religiosi ma perché Enrico VIII, alla ricerca di un figlio maschio per la successione al trono, decise di divorziare da sua moglie Caterina D'Aragona, da cui aveva avuto solo una femmina, Maria, ma il Papa glielo impedì. Così Enrico VIII decise di dividersi dalla Chiesa Cattolica e poté così sposare Anna Bolena, sua dama da compagnia da cui ebbe una seconda figlia femmina, Elisabetta. Anna fu decapitata nel 1536 accusata di aver sedotto degli uomini. Ad Anna Bolena successe Jane Seymour che morì partorendo il futuro Edoardo VI. Dopo due anni, Enrico sposò Anna di Clèves e dopo poco i due divorziarono restando buoni amici. Poi Enrico sposa Caterina Howard, ma accusata di aver condotto una vita liberale, viene decapitata anche lei nella Torre Di Londra. L'ultima moglie di Enrico VIII fu Caterina Parr (sembra che le "Caterine" abbiano avuto un certo fascino per il Re d'Inghilterra) che amava la musica e l'arte. Caterina sopravvisse ad Enrico VII risposandosi poi segretamente nel 1547.
(post a cura di Francesco Giardino, Gianmaria Schiavino, Miriana Pellegrino, Marco D'Andria, Leonardo Carbone, Annalisa Padalino, Anna Emilia Candela, Gargano Silvio, Martina Camarda)







martedì 23 ottobre 2012

VIVA LO SPORT A SCUOLA!!!

Lo sport e il movimento fisico sono molto importanti per ogni essere umano. Gli antichi dicevano che una mente sana deve essere associata ad un corpo sano; per questo la scuola deve favorire le attività sportive e la scuola media "Monterisi" si sta distinguendo per i risultati ottenuti in diverse  discipline. Infatti, oltre alle normali ore di educazione fisica, tanti ragazzi si impegnano in vari sport seguiti dagli insegnanti della scuola, tra cui il nostro professore Nino Mirabile. Lui è riuscito a trasmettere la passione per lo sport a tanti alunni della "Monterisi"; è simpatico con tutti noi e cerca sempre di farci divertire, ma non sopporta quando alziamo la voce o non rispettiamo le regole del gioco. In queste occasioni lancia sguardi assassini che non preannunciano niente di buono, oppure si vendica in palestra facendoci fare esercizi più noiosi invece della partita di pallavolo. 
L'anno scorso la scuola "Monterisi" ha partecipato ad un torneo di pallavolo under 13, organizzata per la prima volta nella nostra regione. La squadra era composta da ragazzi principalmente della prima ma con alunni anche di seconda media della scuola "Monterisi" ed io ne facevo parte. Il torneo è stato molto interessante e competitivo.La squadra ha giocato non contro altre scuola ma contro vere e proprie società di pallavolo; la squadra della "Monterisi" era formata solo da " dilettanti" ma con tanta voglia di dare il meglio di sè. Ci siamo divertiti tanto, abbiamo realizzato un bel gioco di squadra e ci siamo presi le nostre soddisfazioni, anche se il confronto è avvenuto con squadre più esperte di noi. Alcune partite si sono svolte alla "Monterisi", mentre altre fuori Salerno coinvolgendo anche i nostri genitori che con piacere ci hanno accompagnato e hanno apprezzato la simpatica giornata di gioco
Lo sport è anche divertimento: l'anno scorso un gruppo di alunni della "Monterisi" col prof. Mirabile e altri insegnanti ha partecipato per una settimana al torneo scolastico nazionale di beach volley che si è tenuto a Bibione in provincia di Venezia. I nostri compagni hanno raccontato di essersi divertiti tantissimo, ma hanno avuto anche una grande soddisfazione vincendo il primo e il secondo posto nella categoria 3° media maschile con due squadre dai nomi buffi, le "Farfalline rosa" e i "Teen angels". Recentemente poi la scuola ha avuto un'altra vittoria nel nuoto, in quanto un'alunna, Alessia Autori, si è classificata al primo posto nei campionati scolastici regionali di nuoto nella specialità rana. Ma non basta: la "Monterisi" è stata riconosciuta come Scuola Federale di Pallavolo ed è on line con la FIPAV, la federazione italiana di pallavolo, in quanto è scuola amica di una società sportiva di questa disciplina. Quest'anno si sono aggiunte nuove attività: io e i miei compagni abbiamo partecipato al campionato di pallavolo "3 contro 3"; inoltre stiamo provando anche a giocare a pallamano e ci stiamo divertendo tutti, soprattutto le ragazze che se ne sono entusiasmate.
Insomma, gli alunni della "Monterisi" non si interessano solo al calcio, anzi il nostro professore sta pensando di organizzare, sempre con gli alunni della scuola, dei corsi di rugby e di canoa. Devo dire che molti si sono incuriositi e anch'io sono attirato da questi sport. 
Che altro dire? Viva lo sport a scuola!
                                    (post a cura di Alfredo Consiglio)
                  

venerdì 12 ottobre 2012

IN VIAGGIO CON CRISTOFORO COLOMBO

3 Agosto 1492 PALOS
Qualche tempo fa i Reali di Spagna hanno ricevuto un capitano genovese che li ha convinti ad organizzare una spedizione per arrivare nelle Indie via mare! Oggi si parte; io sono stato scelto come marinaio per la "Pinta", una delle tre imbarcazioni che affronterà questo viaggio e mi hanno garantito tutto il cibo che desidero. Sto aspettando che i miei compagni finiscano di riempire la stiva di provviste per poter levare l'ancora ed issare le vele.

6 Agosto 1492 GRAN CANARIA
Siamo appena approdati alle Canarie e il capitano ci ha spiegato la rotta da prendere e ha fatto brillare gli occhi a tutti parlando delle fantastiche ricchezze che ci aspettano!

13 Agosto 1492 OCEANO ATLANTICO
Oggi ci è sembrato di avvistare delle navi dalle vele nere; per sicurezza, il capitano ha ordinato di caricare i cannoni e tenersi pronti a far fuoco: ho sempre paura che ci colpisca una palla di cannone nemica!

22 Agosto 1492 OCEANO ATLANTICO
Non avvistiamo terra da quindici giorni. Molti marinai iniziano a pensare all'ammutinamento ed anche alcuni mozzi stanno protestando da ore. Nessuno ascolta le loro proteste e anch'io credo ormai che Colombo sia pazzo...

5 Settembre 1492 OCEANO ATLANTICO
E' passato un mese da quando abbiamo lasciato le Canarie e sono successe molte cose. Oggi, due marinai si sono sfidati e sono rimasti entrambi sfigurati, ed un cannone è stato lasciato carico ed incustodito per troppo tempo ed è esploso. Ora ci restano sette cannoni e stiamo pensando di conservarli sottocoperta al riparo dalle intemperie.

20 Settembre 1492 OCEANO ATLANTICO
C'è stata una forte tempesta ed è durata ben dieci giorni. Per fortuna Pinta e le altre caravelle sono resistenti  e veloci anche grazie alla vela latina che permette loro di muoversi con agilità anche in una tempesta.

8 Ottobre 1492 OCEANO ATLANTICO
Abbiamo perso ogni speranza. Sono due mesi che navighiamo, ma non abbiamo avvistato mai nulla ed è la seconda settimana che mangiamo carne rancida! Le provviste sono esaurite e non si riesce a pescare nulla! Colombo ha la stessa espressione da quando siamo partiti!!!

12 Ottobre 1492 ISOLA UNO
Sono felicissimo!!! Stamane la vedetta ha avvistato terra! Siamo finalmente sbarcati su un'isola totalmente inesplorata ed abbiamo pensato di usare il cibo irrancidito come esca per pescare e ci siamo riusciti alla grande! Stiamo per andarcene dato che quest'isola non ha né ricchezze né popolazioni. Alcuni nostri marinai hanno deciso di restare qui e al nostro ritorno li riporteremo in Europa. Prima di ripartire, Colombo ha dato un nome a quest'isola: San Salvador!

12 Novembre 1492 OCEANO ATLANTICO
Ieri abbiamo finito le provviste ed è ormai un mese che non avvistiamo terra. Però, io ho fede in Cristoforo Colombo!

15 Novembre 1492 ISOLA DUE
Stanotte la vedetta ha avvistato terra! Si tratta di un'isola più grande di San Salvador e Cristoforo le ha dato il nome di Cuba. Qui abbiamo trovato tante strane piante: bacche rosso sangue, cilindri pieni di chicchi e strane radici ovali che crescono sotto terra. Crediamo che siano velenose, ma ne abbiamo comunque riempita una cassa.

23 Gennaio 1493 ISOLA TRE
Siamo approdati su un'isola ENORME! Colombo l'ha chiamata Hispaniola e qui abbiamo trovato degli indigeni che ci hanno urlato contro e molti di loro sono scappati. Erano vestiti in modo davvero strano e dopo qualche contrattazione abbiamo scambiato merci scadenti con le loro strane piante! Abbiamo fatto una scorpacciata di bacche rosse e finora non è morto nessuno: sono succose ed hanno un sapore aspro. Un nostro compagno ha pescato un pesce molto grande con delle zanne acuminate e lo abbiamo arrostito. Su quest'isola abbiamo trovato degli uccelli multicolori che ripetevano alcune nostre parole alla perfezione! Ne abbiamo catturati due ed arrostiti e messi sotto sale tre. Purtroppo non abbiamo trovato l'oro che credevamo ci fosse qui, ma abbiamo catturato e portato sulla nave un gruppo di indigeni con il loro strano abbigliamento: la regina Isabella ce li pagherà a peso d'oro! E' arrivato il nuovo anno da un bel po' e finalmente tornerò a casa e potrò riabbracciare la mia famiglia!!!

3 Marzo 1493 LISBONA
Il viaggio di ritorno è davvero volato! Gli uccelli che abbiamo catturato hanno starnazzato tutto il tempo ed alcuni marinai volevano mangiarli ma li abbiamo convinti a non farlo. Le nostre piante non sono appassite e le rivenderemo a peso d'oro. Ognuno di noi avrà la sua parte di oro e piante esotiche, così saremo tutti perfettamente d'accordo. Poche ore fa la vedetta ha avvistato il porto di Lisbona: tutti i nostri cari erano li ad aspettarci e ci hanno accolto come eroi! E' stato fantastico viaggiare con un marinaio straordinario come Cristoforo Colombo!!! E adesso non vedo l'ora di tornare in Spagna! 
                        (Post a cura di Francesco Giardino)






martedì 2 ottobre 2012

TRENINI, CHE PASSIONE!

La mia passione è quella del modellismo ferroviario; essa mi è stata trasmessa da mio padre, che è nato e cresciuto in Svizzera dove c'è una cultura sui treni e sul modellismo molto più sentita che da noi. Mio padre mi ha raccontato che quando aveva sei anni i suoi genitori gli regalarono un trenino per Natale e da quel momento ne rimase entusiasta, poi sono nato io e quando sono diventato grande mi ha coinvolto in questa bella attività. Infatti quando avevo tre anni un giorno sono andato con i miei genitori e i miei nonni materni in un grande negozio di Napoli, dove ho visto un trenino di legno; mio nonno me lo ha regalato e con lui ho trascorso molte ore a giocare; qualche anno dopo, quando avevo otto anni, i miei genitori mi fecero un bellissimo regalo per Natale, un plastico ferroviario giocattolo. Dopo quattro anni ho convinto la mia famiglia a permettermi di costruire un vero plastico ferroviario molto più grande, così ora ho la possibilità di trascorrere molto tempo con mio padre perché con lui ho realizzato il mio sogno. Grazie a tutto ciò, ho avuto modo di conoscere e frequentare un'associazione di appassionati di fermodellismo che si trova al Dopolavoro ferroviario di Salerno e si chiama "Gruppo gr 835 114". Il gruppo ha questo nome perché ha usato il numero di matricola di una vecchia locomotiva a vapore che si trova nell'area museale del Dopolavoro di Salerno. Grazie al gruppo ho potuto conoscere tante  persone con la mia stessa passione: ci sono persone dai trenta ai sessantacinque anni e sono studenti universitari, avvocati, medici, ex-ferrovieri, professori e cuochi. Io sono il più piccolo del gruppo, però con i miei compagni di modellismo trascorro molte ore bellissime nonostante le diverse età. Con loro mi diverto tantissimo; ci riuniamo di solito la domenica all'area museale di Salerno dove stiamo costruendo un plastico e durante la settimana ci dedichiamo  ad aiutare le persone del gruppo che hanno qualche difficoltà nel  mettere a punto i loro modellini. Insieme agli amici del gruppo ho partecipato a molte manifestazioni, come alla borsa scambio al Dopolavoro Ferroviario di Salerno e a quello di Taranto; quest'ultima si è svolta nel mese di dicembre del 2010 ed io ho aiutato il personale ferroviario che ha fatto partire un treno storico che in testa aveva il primo locomotore elettrico italiano del 1903.
Il mio compito nel gruppo che frequento è controllare il fremo, cioè il plastico che rappresenta realisticamente la tratta tra Fratte e Baronissi. Quando c'è stata la borsa scambio di Salerno, dove ho comprato e venduto alcuni modellini, ho colto l'occasione di questo evento per invitare la mia classe con la mia insegnante d'italiano e ho avuto tanto piacere perché hanno accettato il mio invito e ho potuto spiegare ai  miei compagni quello che conosco del fremo. Per ora non ho potuto partecipare a nessuna fiera modellistica in cui si possano vincere dei premi perchè ciò avviene a Verona e io non ho avuto la possibilità di poterci andare. Spero di poter partecipare nei prossimi anni e di poter vincere qualche premio con un plastico o un trenino costruiti da me.
Non so spiegare quanta pazienza, volontà e fantasia ci vogliano per costruire un plastico: occorrono tanti materiali diversi e bisogna saper sistemare nel modo opportuno tutti i pezzi, anche le parti elettriche. Quando il lavoro è finito bisogna aggiungere le casette, gli alberi ed i personaggi per rendere il tutto il più realistico possibile.
Quando sarò grande vorrei continuare a coltivare la mia passione facendola diventare un vero lavoro; vorrei aprire un negozio di fermodellismo  come uno bellissimo che si trova a Firenze. Nel mio negozio farei lavorare i miei amici del gruppo in modo da poter confrontare le nostre idee e aiutare i clienti in quello che desiderano. Mi piacerebbe anche progettare e costruire nuovi modelli di trenini e vorrei anche che tutto ciò si realizzasse accanto al Dopolavoro ferroviario di Salerno: se i miei sogni si avvereranno, sarò felice perchè avrò reso reale anche il desiderio di mio padre.
                                               (post a cura di Antonio Sarno)


martedì 25 settembre 2012

MA CHI ERA NICOLA MONTERISI?

La nostra scuola è stata dedicata all'arcivescovo Nicola Monterisi, nato a Barletta il 21 maggio 1867 e morto a Salerno il 30 marzo 1944. Egli diventò sacerdote nel 1893 e insegnò teologia in Puglia fino al 1908. Fu molto impegnato nelle attività sociali e in particolare nel Lazzaretto, un ospedale per l'isolamento degli ammalati incurabili o affetti da malattie contagiose come il colera. Nel 1913 fu eletto arcivescovo di Monopoli da Papa Pio X; nel 1919 fu promosso arcivescovo di Chieti e nel 1929 fu trasferito a Salerno. Durante la Seconda Guerra Mondiale non volle mai abbandonare Salerno e obbligò il clero della città a fare la stessa cosa per dare aiuto e conforto alla popolazione. Quando gli anglo-americani vollero requisire il Seminario, egli rifiutò di consegnarlo e per questo Pietro Badoglio, capo del governo, mise in dubbio il suo amore per l'Italia. L'arcivescovo senza timore rispose: "Non permetto che si metta in discussione la mia italianità; mi sento più italiano del maresciallo Badoglio. Quando il popolo è rimasto solo e stremato dalle sofferenze della guerra io, vecchio di 76 anni, col mio clero sono rimasto al mio posto, mentre Badoglio è scappato a Pescara". Visse poveramente; nel 1944 si ritirò nella "Casa San Giuseppe", che era allora il ricovero per gli anziani di Salerno e disse: "E' grande onore morire in mezzo ai poveri".
Secondo la testimonianza di persone a lui vicine, si era da tempo preparato alla morte: "Si era già spogliato di tutto, anche delle sue croci preziose e degli anelli da vescovo; aveva disposto di quanto vi era nel palazzo episcopale a favore della mensa arcivescovile, aveva destinato anche il suo patrimonio familiare alla parrocchia in cui era stato battezzato".
La nostra scuola è stata dedicata all'arcivescovo Nicola Monterisi in memoria del suo costante operato per Salerno. 
    (post a cura di Gianmaria Schiavino e Leonardo Carbone)