martedì 23 aprile 2013

UNA VISITA ALLA CERTOSA DI PADULA

La Certosa è un monastero di monaci certosini, di solito situato in zone solitarie. Il nome deriva dalla Grande Chartreuse, il monastero principale dell'Ordine Certosino, (uno dei più rigorosi ordini monastici della Chiesa cattolica) situato sul massiccio della Chartreuse sulle Alpi francesi. In Italia esistono 26 Certose e una di queste è la Certosa di San Lorenzo. Essa, conosciuta anche come Certosa di Padula, è la più grande d'Italia e nel 1998 è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. La sua struttura richiama l'immagine della graticola sulla quale San Lorenzo fu bruciato vivo. La sua costruzione è iniziata intorno al 1300 ed è stata ultimata intorno al 1700. Per questo nell'edificio possiamo trovare elementi di epoche diverse: ad esempio per entrare nella Chiesa della Certosa si deve attraversare una porta in cedro del Libano del 1300 ma nel resto del monastero prevale lo stile Barocco. Il complesso monastico ha una superficie di circa 50.000 mq e in esso vi sono oltre 300 stanze. Il priore, cioè il monaco più importante, ha un appartamento di 10 stanze, che contengono ancora vari mobili in legno intarsiato e una stanza in particolare si affaccia su due meravigliosi giardini. Le altre celle sono ognuna di circa 110 mq, perché i monaci che abitavano nella Certosa erano tutti figli di nobili che offrivano grandi somme di denaro al monastero. Il monastero ha il più grande chiostro del mondo, contornato da 84 colonne e al centro è posta una fontana di 372 anni fa. In un lato del chiostro c'è il cimitero dei monaci costruito nel 1729. La Cappella è decorata con preziosi marmi e con degli altari in scagliola, un materiale simile al marmo, con inserti in madreperla. Questi altari sono molto raffinati, perché ricchi di pietre preziose e decorati a mano. Una grandissima scala a chiocciola in marmo bianco porta alla grande biblioteca del convento. Questa scala ha un'architettura molto complessa, perchè ha una struttura che si mantiene su un solo punto e che è ancora oggi studiata per capire come hanno fatto gli architetti a costruirla. La biblioteca ha il pavimento ricoperto da mattonelle e ha dei mobili in legno. All'interno della Certosa c'è anche una grandissima cucina con all'interno un gigantesco camino. La cucina ha sul muro delle mattonelle bicolori, verdi e gialle, perché si riteneva che questi colori tenessero lontani gli insetti. Proprio in questa cucina è stata cucinata la leggendaria frittata da 1000 uova preparata in onore di Carlo V fermatosi alcuni giorni di ritorno da Tunisi. All'esterno, invece, ci sono due scale a chiocciola che, unendosi, formano una costruzione ottagonale sormontata da una cupola ellittica costruita da Gaetano Barba nel 700; di giorno la scala è illuminata da finestre di forma irregolare attraverso le quali si vede la città di Padula. Durante la seconda guerra mondiale la Certosa fu utilizzata come campo di prigionia e i prigionieri di guerra inglesi avevano formato una squadra di calcio; per questo motivo sulle pareti di un ballatoio sotto lo scalone, usato come spogliatoio dei prigionieri, c'è ancora un dipinto scherzoso che raffigura un topo con un pallone tra i piedi. Oggi la Certosa ospita il Museo Archeologico della Lucania Occidentale.
                                      (post a cura di Gianluigi Citro)