venerdì 11 novembre 2016

STOP AI BULLI: UNA STORIA

Era una mattina di primavera, il sole splendeva e il cielo era molto limpido. la professoressa Smith stava spiegando e in classe erano tutti annoiati. In genere i ragazzi erano appassionati a tutte le materie, ma quando spiegava la professoressa Smith... Era lenta a parlare, se perdeva il filo del discorso doveva ricominciare da capo e le ore non passavano mai. Mancavano pochi minuti alla campanella e tutti aspettavano con ansia il suono, tranne Victoria. Sapere che sarebbero bastati pochi minuti a zittire l'insegnante non la rincuorava: sapeva che dopo quella lezione ci sarebbe stata la ricreazione e che avrebbe incontrato Sarah e le sue amichette. Victoria viveva nel terrore, pensava che un giorno l'avrebbero talmente picchiata da mandarla in ospedale o addirittura in coma. Non poteva andare in bagno, non poteva studiare in qualche laboratorio e non poteva neppure stare tranquilla a casa, dato che la riempivano di messaggi. Victoria si sentiva molto sbagliata. Oltre alla violenza fisica, sentiva parole orribili rivolte a lei; aveva talmente paura che non voleva dire niente a nessuno: pensava che potesse accadere qualcosa con Sarah e, per quanto la vittima avesse timore della prepotente, non voleva rischiare.
Eccola lì che suona, la maledetta campanella, la professoressa che esce e Sarah che si avvicina, prende la merenda di Victoria e inizia a tirarle i capelli. Intanto gli altri restavano immobili, le amiche della bulla ridevano e nel mentre registravano con i telefonini quello che stava accadendo. Succedeva ormai tutti i giorni, ma quella volta ci fu una differenza. Nessuno se ne era accorto ma la cartella della professoressa era sulla sedia, dimenticata. La professoressa Smith entrò all'improvviso per recuperare la sua cartella e subito dopo l'immagine del volto sconvolto dell'insegnante fu chiara per tutti. L'insegnante prese Sarah per un braccio e la portò subito in presidenza per farle avere la giusta punizione, poi tornò in classe e spiegò alle sue alunne: "I prepotenti sono persone che molte volte hanno qualche problema e si sfogano sugli altri. Spesso i bulli fanno quel che fanno per avere successo o popolarità fra gli amici. La vittima è una persona anche forte, solo che i bulli la fanno sentire sbagliata e lei si autoconvince che è vero. Quindi ragazzi, mi raccomando, non fate mai del male alle altre persone!"
Da quel giorno Victoria non soffre più per il bullismo e le amiche della bulla, ormai non più condizionate da lei, sono diventate le nuove amiche di Victoria.
                                         (Manuela Avallone, II C)

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