mercoledì 12 dicembre 2012

RELAZIONE: L'ALIMENTAZIONE

Il 5 dicembre sono venute a scuola la dott. Felicia Iannuzzi e la psicologa dott. Paola Di Vito, che ci hanno spiegato come seguire una corretta alimentazione, che è importante per noi adolescenti che viviamo in un periodo molto delicato e caratterizzato da molti cambiamenti, ma a volte non troviamo il tempo per fare un pasto adeguato.
Prima di tutto c'è stata spiegata la differenza tra mangiare, che è la semplice azione del nutrirsi, e alimentarsi che significa anche mangiare i cibi della nostra tradizione, magari con il piacere della compagnia.
La corretta alimentazione è importante per la salute e il benessere di ogni persona. Al giorno d'oggi molte malattie sono dovute ad un'alimentazione non corretta. Le riviste mostrano spesso ragazze molto magre che provocano invidia a ragazze più robuste che a volte fanno diete sbagliate e pericolose per la loro salute. Alcune persone non hanno controllo sul proprio regime alimentare e ciò provoca sovrappeso  e obesità.
Gli adolescenti tendono a mangiare non solo per fame ma anche per noia, per imitare gli amici o per stare in compagnia. Per questo la loro dieta molte volte è sbilanciata e vengono introdotte  nel loro corpo troppe calorie. Invece in questa fase della vita si deve assumere un'alimentazione variata che dia fibre, ferro, calcio e vitamine. In momenti particolari della vita occorrono maggiori sostanze: ad esempio le ragazze all'inizio dei cicli mestruali hanno bisogno di maggiori quantità di ferro, mentre in genere la popolazione assume poche quantità di calcio.
I comportamenti alimentari sbagliati sono tanti: molte persone saltano o consumano in fretta la prima colazione, che è il pasto più importante per iniziare la giornata: aiuta il metabolismo, contiene nutrimenti importanti ed è fondamentale per la concentrazione a scuola. Di solito si consumano vari snack molto calorici soprattutto nel pomeriggio. Molto frequentati sono i fast food dove avviene il consumo di patatine fritte, panini con hamburger, formaggi e salse che non rappresentano un pasto equilibrato, perché sono ricchi di grassi e ipercalorici. Le bevande dolci e gassate creano gonfiore e apportano calorie inutili e spesso vengono sostituite a bevande molto più importanti come il latte: così si riduce ulteriormente l'apporto di calcio. Molte persone inoltre escludono dalla dieta frutta, verdura, pesce, latte e latticini. L'abitudine alimentare più pericolosa riguarda il consumo delle bevande alcoliche, che determinano la chiusura dello stomaco, alterano la lucidità mentale e col tempo provocano anche gravi malattie al fegato e al sistema nervoso.
Un'altra regola alimentare fondamentale è che il numero di calorie da assumere quotidianamente varia a seconda dell'età e dell'attività; ad esempio gli adolescenti devono assumere più calorie rispetto ai neonati e agli anziani. Gli sportivi necessitano di più calorie rispetto alle persone che fanno una vita sedentaria. Anche il clima è importante, infatti nella stagione fredda l'organismo necessita di più calorie.
Ci sono dei cibi che sono destinati al consumo quotidiano e altri che invece devono esser mangiati con minor frequenza. Un cibo che viene mangiato quotidianamente è la pasta, che dal punto di vista dietologico non ha un apporto nutritivo molto elevato, per questo viene accompagnata da un condimento. Anche le patate devono essere assunte con il pane o con la pasta perché da sole non saziano. I formaggi, il latte e lo yogurt hanno un valore nutritivo elevatissimo perché ricchi di energia. L'assunzione di pesce è positiva per lo stato di salute perché esso è ricco di sali minerali e vitamine. La carne è ricca di proteine, il suo valore è composto oltre che dalla sua composizione chimica anche dalla sua digeribilità.
Il cibo in alcuni casi diventa lo strumento attraverso il quale si esprimono malesseri e disagi psicologici: si hanno così i disturbi del comportamento alimentare, cioè un rapporto conflittuale tra il proprio corpo e il cibo e questo influenza la vita dell'individuo: la persona colpita da uno di questi disturbi cambia la proprio alimentazione in funzione della percezione del proprio aspetto fisico. I disturbi alimentari più gravi sono l'anoressia e la bulimia. L'anoressia consiste nel rifiuto del cibo: la persona ossessionata dal proprio peso e dal cibo, oltre a mangiare poco, fa molto esercizio fisico e prende medicinali per perdere peso. I  danni alla salute sono molto gravi e si può arrivare alla morte. Invece con la bulimia: la persona mangia continuamente fino a vomitare, perché desidera dimagrire ma non ci riesce. Questi disturbi colpiscono principalmente (ma non solo) le donne dai 12 ai 25 anni e le cause possono essere diverse, di tipo socio-culturale o familiare. Sono colpite soprattutto le adolescenti che sono in una fase di cambiamento del corpo, del pensiero e delle relazioni. L'adolescente desidera essere accettato ed ammirato, l'aspetto fisico diventa importante e quindi si cerca di dimagrire, mentre il peso eccessivo diventa motivo di presa in giro, di esclusione e di vergogna.
Spesso i mezzi di comunicazione accentuano questa tendenza quando mostrano come esempi da imitare donne magre e bellissime e ci bombardano, soprattutto quando sta arrivando l'estate, con la pubblicità di prodotti per dimagrire. Queste informazioni spesso colpiscono chi è più debole, fragile e insicuro proprio perchè si trova in una fase di trasformazione del corpo. Per poter aiutare chi è in difficoltà bisogna ascoltare e trasmettere sicurezza e, se c'è pericolo, informare un adulto. Ognuno, inoltre, deve imparare ad amare il proprio corpo e a contare sulle proprie capacità indipendentemente dall'aspetto fisico. 
Lunedì 10 dicembre abbiamo avuto un altro incontro con la dott. Ester Ercolano, che ci ha spiegato l'importanza di leggere le etichette alimentari.
Ci ha spiegato che, per noi uomini che consumiamo cibi di origine animale, il benessere animale è connesso alla "sicurezza alimentare" in quanto un animale trattato bene è più sicuro per il consumo.
Fin dall'antichità gli uomini cacciavano e si nutrivano di animali, ma poi incominciarono ad allevarli. Quando iniziò l'industrializzazione, per aumentare la produzione gli animali, allevati in modo sbagliato, iniziarono ad avere dei problemi, a vivere di stress e quindi si ammalarono. Quando gli animali si ammalano, bisogna dar loro dei medicinali che a loro volta arrivano sulla nostra tavola e noi, mangiando latte, formaggi, uova o carne, potremmo ammalarci o avere reazioni allergiche. Oggi, grazie alle varie leggi, possiamo stare attenti a ciò che mangiamo.
A proposito dell'etichetta, la dottoressa ci ha spiegato che essa è una specie di biglietto che serve a leggere le caratteristiche del prodotto alimentare. Leggere le etichette serve a scegliere i prodotti che contengono meno additivi, cioè meno E, tra cui glutammati e conservanti. Ai cibi vengono spesso aggiunti gli additivi alimentari, che sono delle sostanze che vengono aggiunte al cibo per conservarlo in maniera migliore per il consumatore. E' importante leggere le etichette, soprattutto per chi è allergico e intollerante a certi alimenti o a certe sostanze. La dottoressa ha poi parlato dei coloranti, che servono a rendere il cibo più "bello" ma in realtà spesso fanno male al nostro corpo, anche se in alcuni casi servono per proteggere gli alimenti.
Curiosità: e gli animali come fanno? Abbiamo saputo che molti mammiferi non vedono i colori ma solo in bianco e nero, perciò a loro non interessa se un cibo è bello o no, mentre per gli uomini un piatto ben presentato è più stuzzicante; inoltre altri animali sono capaci di capire se il cibo è velenoso o no.
         (post a cura di Sara Giuliano ed Eleonora Federico)



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