lunedì 6 maggio 2013

SHAKESPEARE PROJECT 1: IL TEATRO ELISABETTIANO




Il teatro elisabettiano è stato uno dei periodi artistici di maggior splendore del teatro britannico. Il periodo storico a cui appartiene va dal 1558 al 1625, durante i regni dei sovrani britannici  Elisabetta I d'Inghilterra e Giacomo I d'Inghilterra. Questo teatro rinascimentale inglese si estende nel periodo che va dalla riforma anglicana alla chiusura dei teatri nel 1642, a causa del sopraggiungere della Guerra Civile. Il teatro elisabettiano viene associato a due grandi figure: la regina Elisabetta (1533-1603), da cui trae il nome, e il drammaturgo William Shakespeare (1564-1616), massimo esponente di questo periodo e considerato tuttora uno dei maggiori autori teatrali in assoluto. Nello stesso periodo, però si impongono altri drammaturghi inglesi importanti come Christopher Marlowe, che perfezionò il “blank verse", cioè un verso inteso come un insieme di dieci sillabe, ripreso poi dallo stesso William Shakespeare, e Ben Jonson, che fu anche poeta e attore.  
Il teatro Elisabettiano ignora le regole classiche, mescolando comico e tragico, ignora anche le unità di tempo, luogo e azione tipiche del teatro classico e riprese dai miracle e morality plays,  ovvero le rappresentazioni sacre portate nelle piazze delle città britanniche.
Il teatro elisabettiano dal punto di vista dell’architettura è un perfetto edificio teatrale, nel quale il palcoscenico è una pedana allungata che arriva fino al centro della platea, dove il pubblico (che stava in piedi) si rilassava parlando e chiacchierando, anche senza seguire lo spettacolo. Intorno alla platea si trovavano delle gallerie disposte su tre piani, destinati agli spettatori che potevano permettersi un biglietto più costoso.
Shakespeare nel 1592 si aggregò, a Londra, a una compagnia teatrale come attore e scrittore di testi teatrali. Riuscì ad affermarsi nell'ambiente teatrale londinese, divenendo comproprietario dei due più importanti teatri londinesi dell'epoca, il “Globe Theatre” e il “Blackfriars”. Risalgono a questo periodo le sue prime importanti tragedie: Riccardo III, Enrico IV, Romeo e Giulietta. Scrisse anche commedie di successo: La commedia degli equivoci o degli errori e Il mercante di Venezia entrambe ambientate in Italia, Sogno di una notte di mezza estate, Molto rumore per nulla, Le allegre comari di Windsor. Shakespeare compose anche tragedie cupe e violente che crearono grandi eroi tragici: nascono così Amleto, Otello, Macbeth, Re Lear. Negli ultimi anni della sua carriera teatrale scrisse Il racconto d'inverno e La tempesta, ricchi di elementi mitologici e magici. Negli ultimi anni della sua vita non scrisse più nulla vivendo in tranquillità a Stratford-on-Avon.

      (post a cura di Gianmaria Schiavino e Leonardo Carbone)


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