venerdì 24 febbraio 2017

"MABASTA": C'E' IL BULLISMO NELLA MIA CLASSE?

In questi ultimi giorni in classe stiamo trattando un argomento molto importante ma soprattutto molto delicato: il bullismo. Esso è una forma di debolezza che si maschera di forza e si manifesta soprattutto tra noi adolescenti e ragazzi in maniera, alcune volte, anche abbastanza violenta. Nella mia classe abbiamo svolto una specie di indagine per capire se la nostra è una classe debullizzata; dopo lunghe discussioni, tanti pareri, diverse domande e numerose risposte, possiamo concludere che la nostra è una classe debullizzata. Ci sono stati diversi litigi, incomprensioni ed episodi poco piacevoli, ma non credo possano considerarsi veri atti di bullismo. E' capitato, ad esempio, che una mia compagna si sia resa troppo disponibile nel prestare materiale scolastico e gli altri ne hanno approfittato mancandole di rispetto. In altri casi è capitato di formare dei gruppetti di persone in base alle simpatie e alle affinità: le persone escluse ne hanno risentito, si sono dispiaciute e probabilmente qualcuno si è sentito anche un po' bullizzato.
Questi episodi si verificano anche in maniera involontaria perchè è normale che alla nostra età si scelga di stare più con determinate persone che con altre; ci sono poi ragazzi più vivaci e chiacchieroni che a volte esagerano con le parole rischiando di offendere qualcuno. 
Io non penso però che questi siano veri e propri atti di bullismo, anche se mi rendo conto che in una classe si dovrebbe essere tutti più uniti e difenderci gli uni con gli altri. Io per prima mi riprometto di essere più aperta con tutti, soprattutto con i compagni con cui mi confronto di meno e spero che pian piano la mia possa diventare una classe sempre più unita e omogenea.
                                               (Sara Perrotta, II C)

... Una cosa che mi fa stare molto male è quando nell'ora di educazione fisica il professore decide che tocca a me comporre le squadre per giocare a pallavolo. Alcune persone, quando le chiamo, dicono che non vogliono venire o vengono con l'aria seccata o si rifiutano di giocare. Pochi giorni fa è capitato che un mio compagno mi ha detto: "Martina, se fai tu le squadre scegli tutti tranne me."  Ma cosa ho di sbagliato? Lo so che non sono brava a giocare a pallavolo, ma alla fine sono anche io una vostra compagna! E poi, come si dice dalle nostre parti, "nessuno nasce già imparato"...
                                         (Martina Montuori, II C)

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